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L’importanza di una corretta allocazione patrimoniale: la chiave per il successo finanziario

 

Introduzione:

Quando si tratta di pianificare la propria situazione finanziaria, l’allocazione patrimoniale è un fattore che viene spesso trascurato o sottovalutato.

Molti investitori pensano che per investire in modo corretto le proprie disponibilità sia sufficiente scegliere le obbligazioni con il rendimento più alto, le azioni che hanno performato meglio nel recente passato o i fondi comuni d’investimento con il migliore giudizio di rating.


Non necessariamente questi criteri sono sbagliati; occorre tuttavia capire e approfondire altri concetti.

Primo fra tutti, cosa si intende per allocazione patrimoniale.

 

Definizione di “allocazione patrimoniale”:

L’allocazione patrimoniale si riferisce alla suddivisione dei propri beni finanziari in diverse classi di attività, come azioni, obbligazioni, immobili, liquidità e altri strumenti di investimento.

Non è complicato capire che ciascuna di queste categorie di investimento abbia dei punti di forza e di debolezza.

È talvolta difficile comprendere che è la visione di insieme di tutte queste componenti a determinare se un patrimonio abbia dei punti di criticità, oppure se possa considerarsi equilibrato e ben bilanciato.

 

Diversificazione del rischio:

Una corretta allocazione patrimoniale permette di ridurre il rischio complessivo del patrimonio.

Se si concentra tutto il capitale in un’unica classe di attività, come ad esempio solo azioni, si corre il rischio di subire perdite significative se il mercato azionario dovesse subire una correzione.

Diversificando il patrimonio attraverso l’allocazione di attività diverse, le perdite in una classe possono essere compensate dai guadagni in un’altra, riducendo l’impatto negativo di un singolo investimento che non è andato particolarmente bene.

 

Obiettivi finanziari e orizzonte temporale:

L’allocazione patrimoniale deve essere personalizzata in base agli obiettivi finanziari e all’orizzonte temporale di ogni individuo. 

Ad esempio, si dice che un investitore giovane con un lungo orizzonte temporale può permettersi di assumere più rischi e investire una percentuale maggiore del proprio patrimonio in asset ad alto potenziale di crescita, come le azioni.

Al contrario, si pensa che un investitore vicino alla pensione potrebbe preferire una maggiore esposizione alle obbligazioni e agli investimenti a basso rischio per preservare il capitale accumulato.

Questo non esclude, tuttavia, che si possano creare degli obiettivi intermedi, o decidere di investire delle somme per gestire dei progetti specifici.

Per esempio, si potrebbero accantonare delle somme per dei momenti importanti della propria vita o dei propri cari (sovvenzionare gli studi universitari di un figlio, acquistare una casa ad un nipote, e così via).

Chiaramente, ognuno di questi progetti necessita di essere affiancato da un piano finanziario chiaro, raggiungibile e coerente con l’orizzonte temporale di più ampio respiro.

 

Rendimento e stabilità:

Nel pensiero comune, una corretta allocazione patrimoniale mira a equilibrare il rendimento e la stabilità del portafoglio.
Questo significa, molto banalmente, che mentre gli investimenti ad alto rischio possono offrire rendimenti elevati, possono anche essere soggetti a una maggiore oscillazione. 

D’altra parte, gli investimenti a basso rischio tendono ad offrire una maggiore stabilità, ma con rendimenti più modesti.

Sebbene questa regola possa sembrare semplice e favorire coloro che sono disposti a prendere maggiori rischi per ottenere maggiori rendimenti, non rappresenta l’intera storia.

In realtà nella composizione di un portafoglio efficiente, anche altri importanti elementi devono essere tenuti in considerazione.

Per esempio, riuscire a rientrare velocemente di un investimento in momenti di forte stress di mercato, può essere determinante.
Conoscere tempistiche e dinamiche di vendita di un determinato strumento sono tanto importanti, quanto quelle legate al suo acquisto.

Inoltre, una valutazione accurata della fiscalità può influenzare le scelte di investimento. Ogni aspetto, incluso il modo in cui un investimento può essere tassato, può pesare nella decisione complessiva.

In sintesi, un’allocazione patrimoniale adeguata va oltre la semplice equazione tra rischio e rendimento.

Prendere in considerazione la liquidabilità, la fiscalità e altri fattori chiave è essenziale per creare un portafoglio solido e adatto alle proprie esigenze finanziarie.

 

Revisione periodica:

L’allocazione patrimoniale non ha un’impostazione statica, ma richiede una periodica valutazione e adeguamento in base alle condizioni di mercato, ai cambiamenti personali e agli obiettivi finanziari in continua evoluzione.

Tuttavia, è importante capire che il proprio profilo di rischio non dovrebbe variare in base alle oscillazioni del mercato.

Spesso succede che anche gli investitori più prudenti si lascino influenzare dall’euforia dei mercati azionari e desiderino modificare la strategia precedentemente concordata, mentre quelli più inclini all’aggressività possono compiere scelte irrazionali durante periodi di stress.

Il mercato è in costante mutamento e presenta sfide continue e richiede, di conseguenza, adattamenti tattici.

Il profilo di rischio, a meno di importanti cambiamenti nei progetti che hanno determinato l’allocazione, rimane immutato.

È essenziale distinguere tra una scelta temporanea che potrebbe causare un disallineamento del portafoglio rispetto al profilo di rischio e un radicale cambiamento di strategia di investimento, spinto magari da paura  o dalla ricerca di rendimenti più elevati.

 

Conclusioni:

L’importanza di una corretta allocazione patrimoniale non può essere sottovalutata quando si mira al successo finanziario a lungo termine.

La diversificazione del portafoglio attraverso un’attenta selezione di strumenti e asset finanziari non solo riduce il rischio complessivo, ma aumenta anche le probabilità di ottenere rendimenti stabili nel tempo.

Ma non bisogna fermarsi alla teoria.

Esistono parametri oggettivi che forniscono un’indicazione chiara sulla solidità e il livello di rischio del patrimonio. 

Capire come valutare l’indice di diversificazione del portafoglio o conoscere l’Indice Sintetico di Rischio presso una specifica istituzione finanziaria, e come questi parametri interagiscono con delle disponibilità depositate presso altri intermediari, può essere determinante.

In un mondo finanziario sempre più dinamico e con sempre più elementi di confronto, è importante conoscere questi strumenti che possono aiutare a valutare la solidità del patrimonio e a prendere decisioni informate. 

L’obiettivo finale è quello di realizzare, in modo sereno, i progetti di vita della propria famiglia e della propria impresa.

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